sabato 25 maggio 2024

Scoperta un’inedita postazione militare in Contrada Cortevecchia presso Termini Imerese

MadonieLive, 10 novembre 2012

Si arricchisce ulteriormente la lista delle postazioni militari ricadenti nel territorio di Termini Imerese (PA). Pochi giorni fa, grazie ad alcune segnalazioni fornitemi, è stata scoperta un’inedita postazione militare.

Questa dimenticata struttura in calcestruzzo dalla forma circolare è ubicata in Contrada Cortevecchia. Partendo da Termini Imerese, in direzione di Buonfornello, seguendo la statale 113 (Settentrionale Sicula) fino al chilometro 213, II, basta scendere a valle per scorgere in seno a un podere la struttura militare.

Il manufatto è in buone condizioni strutturali salvo lo sprofondamento parziale che fa intravedere il piccolo ambiente ipogeico.

La postazione in questione è da identificare con la cosiddetta ”barbetta per arma automatica con annesso ricovero”, probabilmente per mitragliatrici o pezzo di artiglieria leggero.

La postazione-ricovero è accessibile attraverso una breve rampa di scale, che conduce sul lato destro alla riservetta e di fronte al piccolo vano rifugio per ospitare generalmente non più di due militi.

L’opera si distingue per l’ottimo stato di conservazione alquanto raro in Sicilia per questa tipologia di strutture militari. Essa, inoltre, si trova in una posizione privilegiata che domina la vallata del Torto e che rivolge lo sguardo verso la “Postazione Circolare Pluriarma” (che ho avuto modo di segnalare in questa testata giornalistica: “Il bunker presso la stazione di Cerda”).

Si auspica che si intervenga al più presto per recuperare questa singolare postazione e come per le altre strutture militari segnalate in precedenza dallo scrivente inserirle in un apposito itinerario.

Si ringrazia per la consulenza scientifica e gli utili suggerimenti, il dott. Andrea Grioni, il sig. Ruggero Elia Felli dell’Associazione Studi Storici Fortificazioni Sardegna (A.S.S.FORT. SARDEGNA), il dott. Antonino Montalto corresponsabile insieme al sig. Andrea Blefari, del Museo della Memoria 1943 di Modica, e il signor Filippo Liotta.

Giuseppe Longo

Ph. Giuseppe Longo

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