sabato 25 maggio 2024

I mortai di cozzo Pideri alla difesa di Termini Imerese nel 1943

Giornale del Mediterraneo, 27 agosto 2013

La posizione strategica di Cozzo Pideri, un rilievo ricadente nel territorio di Termini Imerese (PA) costituì probabilmente fin dalla lontana preistoria, un luogo di avvistamento e segnalazione, non ultimo, durante il secondo conflitto mondiale, fu sede di un’inconsueta postazione contraerea.

Il rilievo di Cozzo Pideri, durante la Seconda Guerra Mondiale, grazie alla sua strategica posizione geografica, a dominio della città di Termini Imerese, fu sede di quattro piazzole circolari militari (vedi il mio articolo precedente “Strutture militari scoperte su Cozzo Pideri” Madonie Live). Le piazzole poste a circa 320 metri s.l.m. a monte del chilometro 5,4 della strada statale 285 Termini-Caccamo, furono costruite verosimilmente subito dopo lo sbarco anglo-americano (Operazione Husky) e comunque prima dei bombardamenti su Termini Imerese, verificatisi nei giorni “dodici, tredici e diciotto luglio del 1943” (1). 

Le strutture di Cozzo Pideri, dopo un’attenta analisi fotografica, figurerebbero come probabili postazioni appartenenti a una Compagnia (due Plotoni) di mortaisti, dotati di granate da 81 mm. Inoltre, la particolare collocazione di una di queste piazzole che si trova più rialzata rispetto alle altre tre, lascia supporre che “poteva essere armata di bombe con spoletta a tempo che venivano lanciate in quota nel caso di presenza aerea nemica” (2). 

Un’interessante peculiarità di queste strutture militari riguarda invece la loro collocazione, alquanto insolita circa la difesa della città di Termini Imerese. In realtà a protezione dalle incursioni, la concentrazione dell’artiglieria era solitamente assegnata nei porti, negli aeroporti e a integrazione, nei punti di transito degli aerei. 

Pertanto, la dislocazione delle postazioni su Cozzo Pideri (in mancanza a Termini Imerese di un’artiglieria contraerea pesante) farebbe supporre che le piazzole fossero realizzate per compiere una sortita ai velivoli Alleati, e per la quale a farne le spese furono proprio gli aerei americani che violarono lo spazio aereo imerese nel luglio del 1943. Gli aviatori statunitensi, sicuri di non trovare l’artiglieria contraerea a ostacolarli in quel settore e a quell’altitudine, furono inesorabilmente coinvolti in quel fatale episodio che vide l’abbattimento di uno dei loro bombardieri. 

Presumibilmente da siffatte postazioni partirono i colpi che centrarono e abbatterono nella notte del tredici luglio, 1943 uno dei diciotto B-25C del 340th BG con la conseguente perdita del mezzo e di vite umane. I bombardieri provenienti da Malta, virarono in direzione di Monte San Calogero (1326 m.) e abbassandosi di quota (circa 2200-2400 m.) sganciarono le loro bombe sulla città. In quella circostanza, il tiro utile del mortaio presente a Cozzo Pideri fu fatale per il velivolo di quella formazione aerea e per il bombardiere colpito dal fuoco nemico, non ci fu scampo. 

Al di la di questa possibile versione dei fatti, il sito militare di Cozzo Pideri è un esemplare unico, posto a cavaliere tra i comuni di Termini Imerese e Caccamo e pertanto, degno di una meritevole attenzione e salvaguardia. 

La struttura bellica, in attesa di un ulteriore e approfondito studio, viene a inserirsi di conseguenza nei siti archeologici delle Seconda Guerra Mondiale ricadenti nel territorio di Termini Imerese e censiti dallo scrivente.

(1) comunicazione dello storico Saro Finocchiaro

(2) comunicazione del colonnello Mario Piraino

Si ringrazia per il supporto scientifico il Colonnello Mario Piraino (Direttore della Biblioteca di Presidio del Comando Regione Militare Sud)  e lo storico militare Saro Finochiaro.

Foto 1, 2, 3, piazzole di Cozzo Pideri

Ph. per gentile concessione di Santo Galbo

Giuseppe Longo

https://www.gdmed.it/

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