MadonieLive 29 luglio 2012
Un’altra fortificazione
militare: un bunker della Seconda Guerra Mondiale, è qui inclusa nel censimento
“in fieri” dei siti militari d’interesse archeologico ricadenti nel territorio
di Termini Imerese e come per le altre segnalate in precedenza da questo Giornale
è degna di un'appropriata salvaguardia e valorizzazione.
La postazione poliarma è
sistemata nella zona Bassa, quasi in periferia del centro storico di Termini
Imerese in provincia di Palermo e si scorge su un ripiano che s’innalza in
prossimità della statale 113 Settentrionale Sicula, prospiciente la via
Alessandro Manzo nei pressi di Contrada Chiarera.
Il sito in questione ha
perso in parte la sua posizione strategica per via dell’ampliamento urbano che
ne ha distorta la configurazione e celati i punti chiave per il controllo di
una porzione del territorio imerese. E’ difficile immaginare oggi l’originaria
conformazione di quest’area nell’ultimo periodo bellico. Il bunker ai quei
tempi era collocato in perfetta simbiosi con il luogo d’origine a vedetta della
fascia costiera, dall’odierna strada ferrata e sulla sponda destra dell’attuale
tratto terminale del torrente Tre Pietre.
La costruzione militare in
calcestruzzo e pietra è dotata di tre feritoie con il rispettivo muro
tagliafuoco e rispecchia come per gli altri fortini sparsi per il territorio di
Termini la tipica conformazione denominata Posto di Blocco Costiero (PBC) che
poteva comprendere una postazione monoarma o poliarma.
Il PBC posto nei pressi di
Contrada Chiarera allo stato attuale si trova in discrete condizioni
strutturali nonostante un ceppo di ficodindia stia insidiando con le sue radici
le fondamenta della camera di combattimento. La fiancata di sinistra presenta
una lesione che ne potrebbe compromettere la staticità e ad aggravare questo
rischio si associano resti di piloni in cemento adagiati sui muri perimetrali.
Il caposaldo in questione
è da inserirsi nella tipologia dei bunker scoperti, probabilmente con
“copertura mobile”. Detto ciò si richiede alle autorità preposte una pulizia
interna e un’alquanta sollecita rimozione dei tralicci gravanti sulla struttura
militare.
Giuseppe Longo
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