MadonieLive, 10 agosto 2012
Una postazione militare
esistette A Termini Imerese (PA) durante il secondo conflitto mondiale. Si
tratta probabilmente di una struttura edificata dalla MIL.M.ART (Milizia
Marittima Artiglieria) oramai smantellata o un Posto di Osservazione Costiero
(POC) o una “Stazione di Segnalamento” oppure una “Vedetta della Regia Marina”.
La struttura era ubicata nella parte alta della Città nei pressi dell’attuale
Belvedere Principe di Piemonte.
Di essa ci rimangono soltanto due foto d’epoca. L’edificio militare che presentava sul prospetto vistosi fori di proiettile, in conseguenza di un presumibile combattimento era collocata dove ora sorge la Rotonda che arricchisce il punto panoramico della cittadina Imerese.
L’originaria struttura fu sicuramente un distaccamento
militare e per averne un’altra riprova ci siamo rivolti al “Museo della memoria
Sicilia 1943” di Modica (RG) fondato ed egregiamente diretto dai sig.ri Antonino
Montalto e Andrea Blefari.
Secondo quanto ci
riferisce il Montalto, l’edificio può essere paragonato per similitudine alla
Base militare di Lamba Doria di Siracusa e a quella di Capo Passero (Portopalo
di Pachino).
La postazione militare
sempre secondo il Montalto, si presentava in origine con differenti ambienti.
Il piano terra con ogni probabilità era adibito ad alloggi riservati ai militi,
mentre il primo piano era destinato ai servizi di ritirata.
Di quello che rimaneva del restante locale adiacente al corpo di fabbrica, probabilmente colpito da ordigni e ridotto a una struttura scheletrica, si riterrebbe essere riservata agli uffici e alla fureria.
E’ possibile che la costruzione fosse munita di
apparecchiature d’intercettazione: aerofono, fono goniometro e munita di
fotoelettrica per la difesa notturna.
L’ipotesi di un Posto di
Osservazione Costiero o similari, potrebbe avere riscontro data la felice
posizione in cui è collocata la struttura che si eleva dominando la città
bassa, il porto, e avvalendosi di un’ampia visuale comprendente l’intero Golfo
di Termini Imerese, le Isole Eolie e parte del Golfo di Palermo.
E’ anche probabile che la struttura fosse dotata di gruppi elettrogeni e di copertura aerea tramite mitragliatrici posti o sul tetto dell’edificio o collocati poco distante dall’immobile.
A titolo di cronaca mi preme segnalare un’opera da poco
pubblicata dal titolo “La Sentinella avanzata” di Ruggero Elia Felli (una
raccolta organica sul materiale da lui rinvenuto in laboriosi anni di ricerca,
sulle fortificazioni dell’Isola d’Elba al largo delle coste toscane).
Il testo è molto
esauriente e rimandiamo il lettore alla sua consultazione per avere ulteriori
ragguagli. Mi auguro che questa mia segnalazione possa essere da sprone sia
agli specialisti sia agli appassionati, per approfondire gli studi su queste
tipologie di strutture militari, e in particolare, su questa dimenticata
postazione di Termini Imerese. Sappiamo che l’edificio militare in questione
nel dopoguerra fu riconvertito in centralina elettrica e demolita probabilmente
tra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi degli anni Sessanta del secolo
scorso.
Foto per gentile concessione del dott. Antonio Contino
Giuseppe
Longo
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