MadonieLive, 2 dicembre 2012
Altri due bunker si
segnalano a Campofelice di Roccella (PA) dopo quello rilevato a ridosso di via
Cosimo Venturella. Le due costruzioni militari verosimilmente dei Nuclei Fissi
(NF) o Posti di Blocco Costiero (PBC) si localizzano giungendo da Termini
Imerese prima della Torre Roccella.
Le due postazioni si
raggiungono percorrendo la SS. Settentrionale Sicula e svoltando per la “via
dei Ventimiglia”.
Percorsa tale strada,
si giunge a uno slargo che segna l’inizio del “Lungomare del Mediterraneo”.
Giunti lì tra lo slargo e la spiaggia si scoprono i manufatti militari fondati
su antiche dune costiere che distano l’uno dall’altro in linea d’aria una
ventina metri.
La coppia di bunker
ricadenti nel territorio di Campofelice di Roccella rappresenta un unicum per
la loro disposizione e s’inseriscono nel complesso delle opere difensive lungo
la costa tirrenica. La tipologia costruttiva è inusuale rispetto ai bunker già
trattati in questa testata.
Al calcestruzzo e
pietra si sostituisce il materiale facilmente reperibile sul luogo: ciottoli,
ghiaia, sassi legati da cemento e sabbia. Allo stato attuale le due postazioni
militari non si trovano in buone condizioni conservative. Il primo bunker
munito di tre feritoie è posto a ridosso di un edificio abitativo. La sua
lettura interna è purtroppo limitata a causa del riempimento degli ambienti
mediante sabbia detriti e ciottoli.
La seconda postazione
non molto distante dal Castello della Roccella (antecedente al XII sec.) è
anch’essa munita di tre feritoie. La camera di combattimento allo stato attuale
è colma di detriti e ciottoli di mare ed è priva della copertura, probabilmente
crollata per cause naturali.
Il materiale
utilizzato per la sua costruzione è analogo al bunker descritto
precedentemente. La staticità del manufatto è a rischio poiché le strutture di
fondazione sono parzialmente scalzate alla base. E’ necessario un intervento
conservativo per ambedue le strutture. Sollecitiamo un intervento urgente
soprattutto per la seconda postazione a causa dei problemi statici delle
strutture fondanti.
Si ringrazia per la segnalazione e l’aiuto
prestato, il geom. Angelo Bulfamante e per la consulenza il sig. Ruggero Elia
Felli dell’Associazione Studi Storici Fortificazioni Sardegna (A.S.S.FORT.
SARDEGNA)
Giuseppe Longo
Nessun commento:
Posta un commento