Cefalunews,
8 aprile 2021
Alla
Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.), furono affidati molteplici attività e
compiti. Tali mansioni, delineati e riassunti in tre distinti campi: politico, educativo militare, e militare,
furono disciplinate tramite un Comando Generale che ebbe sede a Roma, e che fu
retto da un Capo di Stato Maggiore della Milizia. L’azione di comando e di
coordinamento della M.V.S.N. fu
esplicata tramite i Comandi di Zona, di Gruppo e di Legione.
Circa le sopracitate branche, alla voce compiti in “campo militare”, ne fecero parte, oltre ai Reparti Coloniali, e ai Battaglioni CC.NN. anche la Milizia per la difesa Controaerea Territoriale e da Costa.
Infatti, dopo il buon risultato delle formazioni della Milizia Artiglieria Controaerei che operò nelle manovre a fuoco insieme all’artiglieria controaerei del R.E. si pensò di affidare la difesa delle coste, sia in tempo di pace o di guerra, anche alla M.V.S.N.
Proprio per questo, nel
1935 con il riordino della Milizia DICAT (Difesa Controaerei Territoriale), si
istituì la Milizia DACOS (Milizia per la difesa costiera). In realtà con il Regio Decreto-Legge 21 gennaio 1935-XIII, n. 181,
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 64 del 16 marzo 1935 (XIII), si
attuavano le: “Variazioni all'ordinamento
della Milizia per la difesa controaerei (M. DICAT) e istituzione della Milizia
per la difesa costiera (M. da COS)”.
Come per la Milizia Controaerei Territoriale,
anche la Milizia per la difesa costiera ebbe la stessa forma di reclutamento.
Tuttavia, i volontari della M.
da COS, furono tratti solamente dalla forza in congedo della Regia Marina o
reclutati nelle zone marittime. Inoltre, la M. DICAT e la M. da COS, si distinsero
da ogni altra specialità fino al comando di Gruppo di Legioni e furono
accumunate dal fiero motto: “LARES ET ORAS IN HORA TUEBIMUR”.
Le due specialità della M.V.S.N., come recita
l’articolo 1 del suddetto R.D.L. ebbero il seguente incarico:
[…] La Milizia per la difesa controaerei
territoriale (M. DICAT) e quella per le batterie da costa del Regio esercito
(M. da COS) sono due specialità della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale
che hanno rispettivamente il compito di predisporre, in tempo di pace, e di
attuare, in tempo di guerra, in concorso con le unità controaerei e costiere
delle altre forze armate, la difesa del Paese da attacchi aerei e navali e
nemici […].
Con il Regio Decreto Legge del 24 novembre 1938 (XVII), n.1888, fu apportata la modificazione dell’ordinamento della Milizia DICAT e della Milizia da COS. Infatti, la Milizia per la difesa controaerei territoriale (MDICAT) cambiò la sua denominazione in Milizia Artiglieria Controaerei (MACA). Mentre la Milizia per le batterie da costa (M. da COS) mutò il suo nome in Milizia artiglieria marittima (MILMART).
Riguardo
all’addestramento e all’impiego, la Milizia artiglieria marittima fu alle
strette dipendenze del Ministero della Marina. La MILMART, dipese sempre dal
Comando Generale della M.V.S.N. (come
del resto anche per le altre formazioni e specialità), Alla MILMART, pertanto,
le fu affidata la difesa costiera. Difatti, le proprie batterie, formate da
cannoni di medio, grosso e certe volte anche di grossissimo calibro, furono dislocate
lungo le coste, soprattutto nei porti e nelle piazzaforti marittime.
In data 1 agosto 1943 tramite il foglio con
numero di protocollo 148050, diffuso dal Ministero della Guerra, si rendeva
noto quanto aveva ordinato il Capo del Governo, Maresciallo d’Italia, Pietro
Badoglio (1871 - 1956), che la M.V.S.N. quale forza armata dello stato, cessava
ogni sua attività o dipendenza di carattere politico.
Con
il Regio Decreto Legge del 6 dicembre 1943, N. 16/B (1), emanato dal Governo
Badoglio, si decretava lo Scioglimento della Milizia Volontaria per la
Sicurezza Nazionale e delle Milizie speciali: confinaria, controaerea (MACA), e
marittima (MILMART).
(1)
Art.
1 «La milizia volontaria per la sicurezza nazionale, istituita con R. decreto
14 gennaio 1923 n. 31, e ripartita successivamente con altre disposizioni in
milizia legionaria e sue specialità (confinaria, contraerea «M.A.C.A.»,
marittima «Milmart») è sciolta. Non sono permesse formazioni a carattere e
inquadramento militare di qualsiasi partito».
Art.
2 «Il personale
non in servizio permanente della milizia volontaria per la sicurezza nazionale
e sue specialità delle classi attualmente alle armi - e delle classi per unità
di prima linea per gli ufficiali - passa nei ruoli della forza armata con la
quale presta attualmente servizio col grado ricoperto nella forza armata di
provenienza. Il rimanente personale non in servizio
permanente viene ricollocato in congedo nella forza armata di provenienza col
grado in essa ricoperto».
Art.
4 «Armi, equipaggiamenti e materiali di
ogni genere della milizia legionaria e sue specialità saranno assunti in carica
dagli enti del R. Esercito (della R. Marina per la Milmart) che saranno
stabiliti dagli Stati Maggiori competenti. Le caserme ed i locali, comunque
assegnati alla milizia di cui sopra, saranno presi in consegna dalle autorità
militari competenti per territorio».
Scioglimento della Milizia Volontaria per la Sicurezza
Nazionale e delle Milizie speciali, pubblicato Sulla Gazzetta Ufficiale del Regno
d’Italia P.M. 151 Mercoledì 8 dicembre 1943, Serie speciale Anno 84° numero
4/B.
Bibliografia e sitografia
Attilio Teruzzi, La
Milizia delle Camicie Nere. Milano, Mondadori, 1939.
Lucas -
G. De Vecchi, Storia delle unità
combattenti della M.V.S.N. 1923-1943. Roma, Giovanni Volpe Editore, 1976.
Ilari -
A. Sema, Marte in orbace, Casa
Editrice Nuove Ricerche, Ancona, 1988.
Guido Rosignoli, MVSN.
Storia, organizzazione, uniformi e distintivi. Parma, Ermanno Albertelli
Editore, 1995.
Carlo Alfredo Clerici, Le
difese costiere italiane nelle due guerre mondiali. Parma, Albertelli Edizioni
Speciali, 1996.
Felix Villa,
Scudetti molto speciali, Uniformi e Armi n. 89, Agosto 1998.
Carlo Rastrelli, Un
esercito in camicia nera – Storia Militare n. 129 – pagg. 43-53 – Giugno 2004.
Luciano Alberghini Maltoni, Le
batterie della Regia Marina nel Dodecaneso, Storia Militare n. 149 pagg. 31-42
– Febbraio 2006.
Pierluigi Romeo Di Colloredo, I
pretoriani di Mussolini. Storia militare delle camicie nere (1923-1943),
Chillemi, 2009.
Piero Crociani -
Pier Paolo Battistelli, Le camicie
nere. Pordenone, Libreria Editrice Goriziana, 2014.
Pierluigi Romeo Di Colloredo Mels, Camicia
nera! Storia militare della milizia volontaria per la sicurezza nazionale dalle
origini al 25 luglio. Vignate (MI), Soldiershop, 2018.
Giuseppe Longo, Palermo,
Pagine sul secondo conflitto mondiale in Sicilia e nel distretto di Termini
Imerese, “L’epopea della MIL.M.ART durante il secondo conflitto mondiale”,
Istituto Siciliano Studi Politici ed Economici (I.S.P.E.) 2021.
Giuseppe Longo
2021, Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.) – Milizia Artiglieria
Controaerei, Cefalunews, 30 marzo.
Foto a corredo dell’articolo:
Milizia
Artiglieria Marittima. Illustratore, Berthelet. Cartolina viaggiata, 11 gennaio
1942. XX. Collezione privata.
Si
ringrazia Eduardo Giunta Fotografo (per la riproduzione illustrativa inserita
nel testo).
Giuseppe
Longo
Nessun commento:
Posta un commento