Cefalunews, 1
maggio 2021
La Milizia Volontaria per
la Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.), nota anche come Camicie Nere (CC.NN.), fu un
corpo di gendarmeria a ordinamento militare, che sorse in Italia nel 1923.
In realtà, con il Regio
Decreto n. 31 del 14 gennaio 1923 (entrato in vigore l’1 febbraio dello stesso
anno), il re Vittorio Emanuele III decretava la nascita della Milizia
Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Il Regio Decreto fu convertito in legge
(Regio decreto-legge) con l’atto del 17/04/1925 n. 473.
Comandante in capo della
Milizia fu il Capo del governo. la Milizia giurava davanti al duce e rispondeva
soltanto a lui. Difatti, sin dalla sua costituzione la M.V.S.N. fu posta alle
dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Alla Milizia furono
assegnate quelle mansioni svolte dalla disciolta Regia Guardia per la pubblica
sicurezza, quest’ultima, soppressa con Regio Decreto n. 1680 del 31 dicembre
1922.
Sempre nel 1923 veniva
approvato il regolamento di disciplina per la M.V.S.N. (Cfr. Regio
decreto-legge 8 marzo 1923, n. 831, Pubblicato sulla G.U. del Regno d’Italia
n.98 del 26 aprile 1923), in realtà, circa la subordinazione, l’articolo 8 così
si esprime:
La
gradazione della subordinazione è la seguente:
Camicia
nera
Capo
squadra
Capo
manipolo
Centurione
Seniore
Console
Console
generale
Ispettore
generale di zona
Comandante
generale
L’ordinamento iniziale della M.V.S.N. fu effettuato su Legioni,
Coorti, Centurie e Manipoli, unità militari queste, già in uso nell’esercito di
Roma antica che corrispondevano all’incirca ai Reggimenti, Battaglioni,
Compagnie e Plotoni del Regio Esercito. La graduazione delle unità della M. V.
S. N., in corrispondenza con le unità del R.E. fu:
Squadra = Squadra
Manipolo = Plotone
Centuria = Compagnia
Coorte = Battaglione
Legione = Reggimento
Gruppo di Legioni = Brigata
Zona = Divisione
I reparti furono costituiti secondo un concetto cosiddetto ternario
(raggruppati di tre in tre), che ricalcavano appunto, l’inquadramento
dell’antico esercito imperiale romano. Tale concetto fu volutamente studiato
dal Generale Asclepia Gandolfo (1864 – 1925), che fu uno dei comandanti
generali della Milizia.
[…] Alla Milizia sono affidati compiti delicatissimi d’importanza
nazionale che possono suddividersi in politici, educativi, militari. Essa
concorre con le altre Forze Armate a mantenere l’ordine pubblico e ad
assicurare in ogni evenienza il perfetto funzionamento degli essenziali servizi
dello Stato; cura la istruzione preliminare e post-militare; vigila con
speciali reparti di frontiera i valichi della Patria […].
La M.V.S.N. si distingueva in Milizia Ordinaria,
e milizie Speciali.
Erano specialità della Milizia Ordinaria:
Milizia Coloniale
La Milizia Universitaria
Confinaria
La Milizia Artiglieria Contro Aerei
La Milizia Artiglieria Marittima
Invece, erano Milizie speciali:
Ferroviaria
Portuaria
Postelegrafonica
Forestale
Milizia della Strada
La Milizia Volontaria
per la Sicurezza Nazionale, e le milizie speciali furono sciolte con Regio
Decreto Legge 6 dicembre 1943.
Bibliografia e sitografia
Vittorio Vernè, La
milizia volontaria per la sicurezza nazionale, La Poligrafica
nazionale, 1925
Vittorio Vernè, Le
camicie nere in Libia, Provveditorato generale dello Stato
libreria, 1927
Alessandro Melchiori, Milizia
Fascista, Soc. An. Tipografica Luzzanti, 1929
Vittorio Vernè, Milizia
volontaria sicurezza nazionale: storia, organizzazione, compiti, impiego,
Tipografia Zaccaria, 1932
Vittorio Vernè, M.
V. S. N: Organizzazione, compiti, impiego, Zaccaria, 1934
Alessandro Tarabini, La
milizia volontaria per la sicurezza Nazionale nella educazione guerriera della
nazione, Pavia, Tip. Succ. F.lli Fusi, 1935
Alberto Tailetti, Milizia,
Torino, Paravia, 1938
Attilio Teruzzi, La
Milizia delle Camicie Nere, Milano, Mondadori, 1939
Ettore Lucas-Giorgio De Vecchi, Storia delle unità combattenti della M.V.S.N.
1923-1943. Roma, Giovanni Volpe Editore, 1976
Ricciotti Lazzero, Il
Partito Nazionale Fascista. Milano, Rizzoli, 1985.
Guido Rosignoli, MVSN.
Storia, organizzazione, uniformi e distintivi. Parma, Ermanno
Albertelli Editore, 1995.
Carlo Rastrelli, Un
esercito in camicia nera, Storia Militare n.129 giugno 2004
Bruno Chionetti, Ritratti
della MVSN: legionari della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale a
Savona, Marvia Ed., 2008
Filippo Lombardi, Alberto Galazzetti, Studio bibliografico sulla milizia volontaria
per la sicurezza nazionale: 735 voci bibliografiche su un esercito dimenticato,
Marvia Ed., 2009
Pietro Cappellari, La
Guardia della Rivoluzione. La Milizia fascista nel 1943: crisi militare – 25
luglio – 8 settembre – Repubblica Sociale, Herald Editore, Roma
2012
Giuseppe Longo 2021
– Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.) – Le Coorti
territoriali, Cefalunews, 13 aprile
Foto a corredo dell’articolo:
Cartolina di propaganda a cura dell’Ufficio Storico della Milizia.
“Camicia Nera”, Illustratore, Clemente Tafuri. Cartolina non viaggiata.
Edizione d’Arte, V. E. Boeri. Collezione privata.
Si ringrazia Eduardo Giunta Fotografo (per la riproduzione
illustrativa inserita nel testo).
Giuseppe Longo
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