Cefalunews, 25 maggio 2016
Altre notizie importanti si aggiungono alla vicenda del bombardiere americano North American B-25C Mitchell, in merito alla sua presunta scomparsa durante la missione operativa avvenuta nella notte del 13 luglio 1943 nei cieli di Termini Imerese (PA).
Queste informazioni forniteci da
Donaldo Di Cristofalo (1) di sicuro, dipanano ulteriormente le
fasi della vicenda, che tuttavia rimane ancora avvolta in un’ombra di
incertezza.
L’episodio accadde nel momento clou dell’avanzata anglo-americana in Sicilia, conosciuta col nome in codice “Operazione Husky”.
L’aereo in questione faceva parte della squadra dei 18 bombardieri medi B-25C del 340° Stormo dell’U.S. Army Air Forces, decollati dall’aeroporto di Hergla, in Tunisia.
L’aeroporto militare di Hergla (Hergla Airfield), era situato a
circa 100 Km a sud di Tunisi, al centro del Golfo di Hammamet, quasi a 370 km
da Termini Imerese e che i bombardieri statunitensi raggiungevano, quindi, la
località siciliana, in circa un’ora di volo.
«Torniamo
sul bombardiere americano perduto nella notte del 13 luglio 1943, durante una
missione su Termini Imerese. Come accennavamo nell’articolo precedente (2) le
fonti (3) non sono concordi su tale abbattimento, ed anche i
siti internet disponibili non chiariscono definitivamente l’episodio. Vanno
tuttavia menzionati i diari di guerra dei reparti dell’USAAF coinvolti, e cioè
il 340° Gruppo da Bombardamento (340th BG) ed il dipendente
487° Squadrone (487th BS).
Mentre il
diario di quest’ultimo riporta solamente la data della missione, l’obiettivo
(Termini Imerese) e i nomi degli aviatori morti (riportati sempre nel
precedente articolo), quello del “340th Bombardment
Group (Medium)” descrive in quella data un incidente in
decollo di uno dei propri “North
American B-25C Mitchell”:
[“13 luglio 1943 - Il resoconto degli
eventi di oggi è necessariamente triste. La scorsa notte abbiamo avuto un
tragico incidente. 24 velivoli erano schedulati per una missione. Uno del 487th BS
ha urtato in decollo un aereo parcheggiato, distruggendosi ed uccidendo tutti e
5 i membri dell’equipaggio, un passante che dormiva in una tenda nei pressi e
ferendo due altri militari. Dopo l’impatto l’aereo, carico di bombe, è esploso
spargendo detriti su un’area di oltre 170 metri quadri. Il resto della missione
è andato bene. Questo gruppo è stato molto fortunato durante la campagna in
corso. Non avevamo perso neanche un aereo in combattimento sulla Sicilia.
L’incidente di questa notte ha lasciato il gruppo paralizzato. Tuttavia bisogna
andare avanti. La guerra non è un gioco. E’ una lotta sanguinosa che prende da
ogni parte le vite degli uomini. Gli incidenti sono destinati ad accadere”] (4) (5).
Si potrebbe allora ipotizzare che l’aereo perso durante la missione su Termini Imerese sia proprio quello coinvolto nell’incidente descritto, peraltro in decollo e quindi già tecnicamente in missione.
D’altronde nessun altro aereo risulta perso in quella data e nessun altro membro di equipaggi. Nessun aereo viene segnalato caduto nella zona di Termini o nelle acque antistanti, contrariamente a molti altri casi analoghi, poi frutto di specifiche ricerche di appassionati.
Sinora
comunque non sembra possibile definire la vicenda, ed in particolare la mancata
indicazione dei nomi dell’equipaggio dell’aereo incidentato in decollo lascia
ancora un margine di incertezza».
Note:
(1) Donaldo
Di Cristofalo: Geologo, vive e lavora a Termini Imerese (PA). Ha cominciato a
volare con gli ultraleggeri per poi transitare in Aviazione Generale, prendendo
il “brevetto” di II grado all’Aero Club di Palermo e mantenendolo in attività
per cinque anni circa. Dopo, vittima come tanti degli insostenibili costi …
Adesso si accontenta di qualche sporadico volo in ULM, di divorare riviste e libri
e di frequentare, ovunque possibile, manifestazioni aeree. (www.vocidihangar.it)
(2) Giuseppe
Longo 2016, “Il mistero del bombardiere abbattuto a Termini Imerese”
(3) Gaetano
Schilirò “La Guerra Aerea in Sicilia”, Euravia, 2012. Alessandro Bellomo
“1943 Il Martirio di un’Isola”, Associazione Culturale Italia, 2011.
(4) (http://57thbombwing.com/340th_History/340th_Diary/7_July1943.pdf)
(5) Alla fine
della guerra gli Stati Uniti, come gli altri contendenti, avrebbero sofferto
più perdite per incidenti che per offesa nemica, con decine di migliaia di
aerei distrutti ed aviatori deceduti.
Bibliografia e sitografia:
Giuseppe Longo 2016, Il mistero del bombardiere abbattuto a Termini Imerese, Cefalunews, 8 giugno.
Foto di copertina: B-25 Mitchell, U.S. Medium Bomber, tratta
dal sito: (pwencycl.kgbudge.com).
Foto a corredo dell'articolo:
North American B-25 Mitchell, da Wikipedia.
B-25 da (https://cagayandeorotimes.com/)
Giuseppe Longo
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